Il corso 2022/23 rappresenta l’ideale proseguimento di quanto affrontato l’anno scorso, ossia il periodo dall’ottavo secolo a.C al primo secolo a.C. Si rivedrà rapidamente quanto già trattato come il Confucianesimo, il Moismo, il Legalismo ed il Taoismo, per approdare all’avvento del Buddhismo (佛教, Fójiào), filosofia e religione estremamente importante nella storia dell’Asia e delle civiltà influenzate dalla cultura cinese, come, ad esempio, il Giappone, la Corea e il Vietnam. L’introduzione del Buddhismo in Cina risalirebbe alla metà del I secolo d.C. durante la Dinastia Han orientale (25-220), raggiungendo grande diffusione nel VI-VII secolo.
Verranno introdotte, in generale, le 13 scuole (十三宗, shísān zōng), con particolare riguardo alla scuola Chán (禪宗, Chán zōng), che ebbe molta influenza anche in Giappone, fondando lo Zen (禅). Si metterà, peraltro, in particolare risalto l’influenza reciproca di queste scuole col pensiero cinese esistente, sinergia sempre presente nella cultura cinese.
Ciò che chiamiamo filosofia orientale, dice Hegel, è “piuttosto la rappresentazione che gli Orientali si fanno della realtà, ossia la loro intuizione generale del mondo”. Ma la rappresentazione è un processo comune a tutti gli uomini, sebbene con esiti separati e dissimili, ed è per questo particolarmente interessante e stimolante indagare, nei dovuti limiti, una tradizione di pensiero così lontana dalla nostra.
I tre grandi Buddha della cultura cinese: Yàoshī fó 药师佛; Shìjiā fó 释迦佛; Ēmítuó fó 阿弥陀佛.